Day 3 - Visioni Mi sono riposato abbastanza nella scorsa notte e mi sento pronto per la richiesta di Staelwyrn, andare a controllare cosa c'è sotto le Seagrotto Caves. Mi incammino e arrivo nel punto da lui segnalato, è un piccolo santuario scavato nella roccia nel centro della cava. Controllo che sia tutto regolare quando sento un enorme baccano alle mie spalle. Un Gobbue!! Uno di quelli enormi mostri che ho visto l'altro giorno e proprio qui, di fronte a me e decisamente arrabbiato!! Vedo arrivare anche una Mi'Qote che mi chiede di combattere al suo fianco, certo un aiuto è sempre comodo! Riesco ad uscire vincitore dal duello con la bestia e noto che da essa è cascato un cristallo, vado per raccoglierlo ma, come lo prendo tra le mani, ho una visione. Non mi era mai successo prima e non sò come raccontarvela....Stavo fluttuando in un cielo blu scuro come la notte quando da lontano mi sento richiamare, è un cristallo gigante, dice di chiamarsi Hydaleyn e di essere colui che tieni in piedi tutto il mondo in cui vivo, accanto a me vedo fluttuare delle anime di guerrieri che si riuniscono vicino al cristallo per entrare in un mondo nuovo, un uscita nuova, una nuova Eorzea.

Mi risveglio, sicuramente c'era qualcosa di strano in quel cristallo e mi trovo ancora questa Mi'Qote Conjourer davanti che, con tutta tranquillità, mi punta una spada contro!! Faccio per alzarmi e lei mi spiega che questa spada l'ha trovata nella schiena del Gobbue. Poi me la consegna e sparisce.Io torno dal vecchio bastardo verso sera, li consegno la spada e lui mi spiega che quella spada può indottrinare alla malvagità le persone. Mi dice anche il nome della Mi'Qote: Y'Shtola.

Avendo consegnato la missione e dato che mi ha preso tutta la giornata, decido di andare a dormire ma Staelwyrn mi chiede un favore, andare a convincere i suoi lavoratori a tornare al santuario. Quindi mi incammino, cerco tutti i lavoratori e ritorno da Staelwyrn a vedere che tutto proceda per il meglio, ma sapendo che niente va per il meglio per me. Ho ancora quella visione in testa, ho bisogno del maestro della gilda per farmi aiutare quindi, quasi intorno alla mezzanotte, decido di andare in città. Il maestro è sveglio, mi dice che per capire queste cose devo andare fuori a cercare delle casse. È ufficialmente un pazzo. Non si discutono però gli ordini impartiti da un maestro e quindi mi lancio all'avventura arrivando al posto segnalato poco fuori dalla città dove, effettivamente, trovo le casse. Casse che erano state maledette e infestate dai mostri, sconfitti ovviamente in pochissimo tempo. Dopo il combattimento noto alle mie spalle una tizia con un libro enorme, è una Mi'Qote e mi chiede di aspettare che finisca di leggere il librone che ha in mano salvo poi alzarsi e chiedermi "Cosa vuoi fare in combattimento contro il nemico?". "Così su due piedi, quello che ritengo giusto". "Bravo, sei un arcanista al 90%!". Una genia, non bastava vedere il libro che ho in mano e come mi vesto? Vabbè.. Dice di chiamarsi K'Lyhia e che ci rivedremo presto, mi pare quasi una minaccia. Torno alla gilda degli arcanisti, è notte inoltrata e inizio ad accusare la stanchezza ma, per mia sfortuna, Staelwyrn mi manda a chiamare: ha perso una sua squadra e vuole che la vada a rintracciare. Sono veramente in condizioni critiche. Oltretutto questo s'era perso nel deserto lontano dalla città e io ero a piedi, sono veramente arrabbiato e penso che mi abbiano scambiato per il loro burattino. Mi incammino mostrandomi anche abbastanza arrabbiato, per quanto noi Lalafell possiamo mostrarci arrabbiati, e incontro la squadra di Sevrin dispersa nel deserto ma comunque quasi tutta cosciente per dirmi dove trovarlo, ovvero in un canyon che finisce in una cascata. Arrivo in una zona piena di spiriti d'acqua, non li avevo mai visti prima d'ora e devo dire che mi affascinano: bolle d'acqua che fluttuano e si muovono per tutto il mondo. Arrivo vicino a dove si trova Sevrin e lo vedo a terra, con addosso due tizi tatuati incarogniti come non mai che lo stanno pestando come se non ci fosse un domani, una tizia che lo guarda e ride e un tizio vestito di nero, incappucciato e con la maschera: forse l'unico sano dei quattro.Sevrin è in difficoltà, ma che posso fare io? Poi noto che questo tizio vestito di nero lancia un incantesimo verso la cascata e fa uscire dalla montagna un GOLEM DI PIETRA. Ora, non so se avete presente quanto è alto un Golem di pietra, considerate che arrivavo alle sue ginocchia. Si lo so, quando leggerete questo mi sfotterete per l'altezza. Ma intanto IO IL GOLEM L'HO SCONFITTO. Stavo andando a prendere il mago quando, dalle mie spalle, sento una voce familiare: Y'Shtola!Nel mentre che lei arriva io ho come delle visioni...non sono nitide ma.... aspetta... quel cristallo deve avermi fatto qualcosa, ho una visione di Y'Shtola che girovaga per la città e guarda la luna...c'è qualcosa che non mi torna... aspetta! Ha un paio di occhiali! Sono occhiali speciali, li riconosco! Servono per notare i cambiamenti di flussi nelle Etere! Ah! Ma stava guardando in direzione delle Seagrotto! Ecco coem ha fatto a trovarmi!
POTEVI VENIRE PRIMA ALLORA, ANCHE STAVOLTA.
Bah, Mi'Qote inutile. Per fortuna Servin è salvo, Y'Shtola mi informa che lo porterà lui indietro e io ho il tempo di tornare con un teletrasporto direttamente dal vecchio bastardo. Arrivo e trovo Servin lì, quindi anche loro si sono teletrasportati, potevamo fare un viaggio unico, potevo lamentarmi di questo fatto, ma ormai era l'alba e io ero veramente stanco, direi che per oggi posso andare a dormire...

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