VECCHIE CONOSCENZE - di "Andrea Zantetsuken"

   Casa di Cloud, Ore 20:17

   Cloud stava pulendo la sua Buster Sword, perché visto che era un "regalo" di Zack voleva tenerla ben pulita. Mentre la puliva ripensò a Zack, a come era stato coraggioso a gettarsi contro Sephiroth ben sapendo che avrebbe avuto pochissime speranze: fu spazzato via in pochi attimi. Affidò la sua spada a Cloud il quale, infuriato, si scagliò contro Sephiroth e dopo essere stato infilzato lo gettò nel Lifestream. Poi non voleva più ricordare oltre. Si ricordò solo del suo ultimo scontro con Sephiroth. Ricordò il suo sguardo soddisfatto: finalmente aveva trovato un avversario alla sua altezza. Lo scontro sembrò interminabile: Cloud riportò molte ferite ma alla fine, col cuore carico d'odio, vibrò un unico terribile colpo che pose fine alla triste vita di Sephiroth. Pensò anche ad Aeris, la dolce Aeris che si era sacrificata per tutti loro. Chissà che fine avevano fatto tutti gli altri: Cid, Red e Yuffie. Barret viveva a Midgar vicino a loro, Vincent avrebbe preferito tornare a dormire ma Cloud lo convinse a restare con loro. Cait Sith (il primo) era riuscito chissà come a trasferire la sua memoria nell'altro Cait, così ora faceva una specie di tuttofare per Cloud e amici per farsi perdonare. In più aveva anche un proprio "cervello" che lo rendeva indipendente dallo Shinra Headquarter. E i Turks? Dove erano finiti dopo la loro ultima battaglia con loro? Cloud pensò che poteva andare a trovare Cid e bere un drink insieme, così per non perdersi completamente di vista. Fu interrotto bruscamente dall'arrivo di Vincent, che col suo tono terribilmente freddo e penetrante disse: << Allora, sei pronto? >>
   << Sì, aspetta solo un secondo, ho quasi finito…toh! Come nuova. >>
   Cloud aveva chiesto a Vincent se voleva fare una passeggiata per Midgar di notte, ci sarebbero stati anche Barret e Cait, avrebbero mangiato qualcosa e avrebbero fatto altre normalissime cose. Vincent non sembrava particolarmente entusiasta all'idea ma accettò comunque. Cludn aveva aperto un'agenzia di bodyguards e andava avanti a gonfie vele, anche se vi lavoravano solo lui e Vincent. Si erano finalmente trasferiti ai piani alti di Midgar e si viveva molto bene lì. <<@#*%! Non c'è un posto a pagarlo oro! Figurati se io mi devo fare venti chilometri a piedi perché un deficiente ha avuto la bella idea di parcheggiare come un Chocobo!>>
   << E cosa vorresti fare? Far saltare l'auto col mitragliatore? >> disse Cait a Barret.
Una specie di lampadina si accese sulla testa di Barret ma poi sembrò ripensarci.
   << Mi state facendo venire il mal di testa…>> Vincent, ovviamente.
   Finalmente arrivati al ristorante ebbero qualche problema a far ammettere Barret vista la sua grossa Gatling Gun, ma il portiere cambiò subito idea quando partirono "casualmente" tre colpi dalla mitragliatrice di Barret. Stesso problema si ebbe con Cait, il quale per farsi ammettere usò metodi non proprio leciti.
   << 400 Gil! La prossima volta gli faccio ingoiare i miei dadi! >> esordì Cait dopo aver corrotto il portiere.
   Arrivò il cameriere:<< Desiderate…? >>
   << Un insalatone, una coca e una porzione doppia di spaghetti >> Barret già pregustava lo "spuntino".
   << Niente… >> Cait, chiaramente.
   << Un'enorme bistecca al sangue. >> la scelta di Cloud.
   << Un coniglio arrosto >>
Appena il cameriere se ne andò barret esclamò:
   << Cazzarola, Vincent! Perché diamine sei sempre così dannatamente freddo?!? >>
   << Perché così si cucca… >>
   Tutti si guardano allibiti.
   << Scherzavo… >>
   << E ti pareva… >> concluse Barret.
   I quattro iniziarono a mangiare in tutta tranquillità.
   << Sal… ve… ci… si… rive… de… >> una voce strana.
   I quattro si voltarono e videro un uomo su una sedia a rotelle, si vedeva che aveva avuto un gravissimo incidente, e probabilmente si era salvato per miracolo.
   << Non… mi… ricono… scete… ? >>
   Cloud aveva l'impressione di conoscere quell'uomo ma non riusciva assolutamente a capire chi fosse: forse era una delle tante persone che avevano incontrato nei loro numerosi viaggi. Lo guardò attentamente: un costoso vestito bianco, sembrava biondo e la sua sedia veniva spinta da un uomo vestito di nero. Cloud parlò:
   << Qual è il suo nome? E' sicuro di non confonderci con qualcun altro? >>
   << Se non sbaglio… tu… dovresti essere… un Ex-Soldier… vero? >>
   << No… >>
   << Strano…>>
   Come faceva quel tizio a saperlo? Cloud si insospettì sempre di più e provò di nuovo:
   << Glielo chiedo di nuovo: quale è il suo nome? >>
   << Sono... si… curo… che lo… sai… >>
   Cloud lo scrutò in silenzio quando finalmente Vincent ruppe il silenzio:
   << Buona sera… vuole accomodarsi con noi Mr. Rufus… ? >>
   Silenzio di ghiaccio.



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