IL PECCATO
di Genesis


Cloud aveva finalmente capito di non essere più solo, ricordò il suo primo sorriso intorno a tutti quei bambini che aveva salvato.
Avrebbe voluto vivere una vita tranquilla, con un proprio lavoro, non voleva essere considerato un eroe, ma il suo destino fu irrimediabilmente segnato nell'unirsi con l'Avalanche. In fondo a lui non interessavano minimamente le sorti del pianeta,viveva come mercenario non preoccupandosi della vita degli altri. Ricordò come Tifa segnò più di tutti il suo destino, costretto a mantenere la promessa di doverla proteggere per sempre... e dire che proprio lui, se non fosse stato fermato, se ne sarebbe tornato alla vita da mercenario che prediligeva.
Fu trascinato in un avventura epica,che non si sarebbe mai sognato di fare, con lo scopo di distruggere proprio colui che ammirava, senza rimpianti, colui che gli aveva tolto tutto, famiglia, amici, la propria città natale... Zack e Aeris..
Con i suoi compagni riuscì a far sparire Sephiroth dalla faccia del pianeta, ma quest'ultimo fu ridotto in miseria dallo spirito di Jenova...
Cloud dovette combattere una nuova battaglia, anzi due battaglie....
Finalmente aveva trovato il suo stile di vita idoneo, insieme a tutti gli orfani contagiati dal Geostigma che aveva potuto raccogliere: lavorava onestamente,andava a farsi qualche bicchierino con Vincent e Barrett al bar di Tifa, la quale non si era mai dichiarata a lui, e mai lo avrebbe fatto, perché avrebbe potuto spezzargli il cuore.
Cloud infatti dovette affrontare di nuovo il suo nemico giurato, ma dovette combattere anche con il proprio peccato, Aeris: non era riuscito ad evitare la sua morte e non poteva perdonarselo... La battaglia contro Sephiroth lo aiutò a capire quanto amava il mondo e che doveva guardare avanti e non pensare più agli errori del passato...
Ma ora, Cloud Strife, all'età di 25 anni, viveva ancora con quel senso di colpa che sembrava essere svanito dopo l'ultima battaglia contro Sephiroth... "Perché sei morta Aeris? Io non volevo che finisse così,volevo stare accanto a te per tutta la vita, ma ho commesso l'errore di averti lasciata andare... Non posso perdonarmi una cosa simile, perché gli altri non sanno darmi quanto tu mi hai saputo dare".
Quel sorriso sembrava aver solcato la vita di Cloud, ma non fu così... Non riuscì a trovare la felicità interiore e si ritirò molto lontano, nella Città degli Antichi, facendo provviste al Bone Village...
Andava ogni giorno al luogo dove Aeris fece la sua ultima preghiera, per poi sedersi dinanzi al lago le cui acque erano fresche e limpide... pensava a lei ogni istante e non voleva ricevere visite da nessuno.
A Cloud piaceva ripercorrere le proprie esperienze vissute con Aeris, cercando di riviverle a fondo, ma non ci riusciva, perchè lei non era lì vicina a lui, non poteva vivere come avrebbe voluto, la sua vita era stata segnata da ripetute catastrofi e sofferenze, segnata dal peccato.
Fu così che Cloud si ricordò della domanda posta a Vincent sul peccato: "Vincent, i peccati si possono perdonare?". L'altro rispose: "Non ci ho mai provato". Cloud replicò: "Provare? Allora ci proverò, ti telefonerò per dirti cosa ne è venuto fuori".
Cloud non rispose a Vincent... finché arrivò il momento di farlo: compose il numero dell'amico, chiamò e disse che non era riuscito a perdonarselo; Vincent, non potendo comprenderlo, rispose di cercare di continuare a tirare avanti, ma Cloud aveva preso la propria decisione.
Non potendo più vivere senza la sua amata Aeris, si inginocchiò nello stesso punto in cui la ragazza fece l'ultima preghiera, rivivendo a fondo quel momento crudele...
Pochi minuti dopo, senza rimorsi, si recò al lago, vide riflessi nelle acque i volti dei suoi amici che avevano tentato di aiutarlo, li salutò con un ultimo vero sorriso e si gettò nel lago, sprofondando serenamente accanto al corpo ormai scomparso dell'amata, finalmente felice di poter ritornare al Lifestream dalla sua unica ragione di vita.


FINE


 


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